Anche Generali, come previsto dagli analisti, adegua il bilancio per tenere conto della «tragedia greca». Il gruppo del Leone, dopo il cda di ieri, ha annunciato di avere archiviato i primi sei mesi dell’anno con utili netti pari a 806 milioni di euro, in calo dagli 873 milioni dello stesso periodo del 2010, ma meglio delle attese degli analisti, che, aggiornate in base agli ultimi tagli delle stime, si collocavano in media a 794 milioni. Tale dato di consensus aggiornato risultava per lo più legato alla svalutazione dei bond greci in portafoglio, che puntualmente c’è stata e ha avuto un impatto negativo per 140 milioni. Il gruppo triestino, spiega una nota, «in seguito alla recente proposta di ristrutturazione del debito sovrano della Grecia, ha deciso di svalutare i
titoli governativi del Paese con scadenza entro il 2020». Negativo anche l’impatto, pure atteso dal consenso, della svalutazione della partecipazione in Telco, pari a 143 milioni. Il risultato operativo di Generali al 30 giugno si è invece attestato a 2,4 miliardi, con un progresso del 12,7% sul primo semestre del 2010. «A seguito delle positive evidenze ottenute a oggi da tutte le nostre linee di business – ha dichiarato l’ad della compagnia del Leone, Giovanni Perissinotto – ci sentiamo di confermare per fine anno i target di risultato operativo compresi tra 4-4,7 miliardi». Quanto all’M& A, in occasione della presentazione dei conti agli analisti, Perissinotto ha dichiarato: «Siamo concentrati sulla crescita organica. Non sono tempi questi per comperare». Ieri in Piazza Affari Generali ha ceduto il 3,33 per cento. Ca.Sco.